Tabgha

Il nome Tabgha deriva dalla toponomastica greca del luogo: Heptapegon, ovvero “sette sorgenti”, a indicare un luogo ricco (come in effetti e ancora oggi) di sorgenti d’acqua. La devozione a questo sito e antichissima, come testimonia la pellegrina Egeria (IV sec.), che racconta di aver visitato «il campo dove il Signore saziò il popolo con i cinque pani e i due pesci. La pietra sopra la quale il Signore pose il pane e stata trasformata in altare. Da questa i pellegrini staccano pezzetti che usano per giovamento spirituale. Presso le pareti di questa chiesa passa la strada pubblica dove Matteo teneva il telonio (ovvero il banco delle imposte, ndr). Di poi sul monte vicino vi e una grotta, sopra la quale salito il Signore disse le beatitudini». Gli scavi archeologici hanno confermato l’esistenza in loco di siti cristiani risalenti al IV secolo.

La chiesa ricorda il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci che riportiamo alla fine di questo capitolo. Venne inaugurata nel 1982 ed e oggi affidata alle cure dei benedettini tedeschi.

Nonostante sia molto recente, l’edificio e stato costruito in modo sobrio, rispettando fedelmente il tracciato di un’antica chiesa bizantina del V secolo i cui resti vennero scoperti nel 1932 da un’équipe di archeologi benedettini. Nella chiesa odierna, come in quella antica, l’abside e dominata da un altare sotto il quale e conservata l’originaria pietra della moltiplicazione dei pani di cui parla anche la pellegrina Egeria. Gli scavi degli anni ’30 hanno fatto emergere inoltre preziosi mosaici bizantini, tra i più belli che si conservano in Terra Santa; tra i soggetti, molte scene ad ambientazione naturale. L’immagine più famosa, proprio ai piedi della pietra della moltiplicazione, e però quella – diventata ormai un classico dell’iconografia cristiana – della cesta con i pani e i due pesci

La Chiesa del primato di Pietro è una piccola chiesa francescana costruita nel 1933 sul luogo venerato da molti secoli – secondo la testimonianza di Egeria – come teatro della terza apparizione di Gesù risorto e dell’investitura di Pietro (Gv 21,1-19). La chiesetta francescana, sul modello dell’antico edificio medievale che sorgeva un tempo nello stesso luogo, conserva al suo interno la pietra chiamata Mensa Christi, in ricordo del pasto che Gesù risorto offrì ai propri discepoli. All’esterno ci sono dei gradini di pietra «sopra i quali stette il Signore», come ci ricorda sempre Egeria. Le sei grandi pietre a forma di cuore poste tra la chiesa e il lago sono probabilmente resti della chiesa dei «dodici troni» di cui parlano antiche fonti risalenti al IX secolo. Una sosta nel giardino di questa chiesetta, contemplando il lago, e tempo ben speso.

Gen 35,16-20 nascita di Beniamino
Gen 48,7 morte di Rachele
Gdc 17,7-13 paese di un levita, servo di Mica
1 Sam 16,1-13 Samuele unge Davide
2 Sam 23,13-17 occupazione dei Filistei
1 Cr 2,9-17 paese d’origine di Davide
1 Cr 3,1-9 i figli di Davide
2 Cr 11,1-12 attività di Roboamo
Mi 5,1-5 il Messia uscirà da Betlemme
Mt 2,1-18 visita dei Magi e strage degli innocenti da parte di Erode
Lc 2,1-7 nascita di Gesù a Betlemme
Gv 7,42 “il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme”

Gen 35,16-20 nascita di Beniamino
16 Poi levarono l’accampamento da Betel. Mancava ancora un tratto di cammino per arrivare ad Efrata, quando Rachele partorì ed ebbe un parto difficile. 17 Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: «Non temere: anche questo è un figlio!». 18 Mentre esalava l’ultimo respiro, perché stava morendo, essa lo chiamò Ben-Oni, ma suo padre lo chiamò Beniamino. 19 Così Rachele morì e fu sepolta lungo la strada verso Efrata, cioè Betlemme. 20 Giacobbe eresse sulla sua tomba una stele. Questa stele della tomba di Rachele esiste fino ad oggi.

Gen 48,7 morte di Rachele
1 Dopo queste cose, fu riferito a Giuseppe: “Ecco, tuo padre è malato!”. Allora egli prese con sé i due figli Manasse ed Èfraim. 2Fu riferita la cosa a Giacobbe: “Ecco, tuo figlio Giuseppe è venuto da te”. Allora Israele raccolse le forze e si mise a sedere sul letto. 3Giacobbe disse a Giuseppe: “Dio l’Onnipotente mi apparve a Luz, nella terra di Canaan, e mi benedisse 4dicendomi: “Ecco, io ti rendo fecondo: ti moltiplicherò e ti farò diventare un insieme di popoli e darò questa terra alla tua discendenza dopo di te, in possesso perenne”. 5Ora i due figli che ti sono nati nella terra d’Egitto prima del mio arrivo presso di te in Egitto, li considero miei: Èfraim e Manasse saranno miei, come Ruben e Simeone. 6Invece i figli che tu avrai generato dopo di essi apparterranno a te: saranno chiamati con il nome dei loro fratelli nella loro eredità. 7Quanto a me, mentre giungevo da Paddan, tua madre Rachele mi morì nella terra di Canaan durante il viaggio, quando mancava un tratto di cammino per arrivare a Èfrata, e l’ho sepolta là lungo la strada di Èfrata, cioè Betlemme”.

Gdc 17,7-13 paese di un levita, servo di Mica
7 Ora c’era un giovane di Betlemme di Giuda, della tribù di Giuda, il quale era un levita e abitava in quel luogo come forestiero. 8 Questo uomo era partito dalla città di Betlemme di Giuda, per cercare una dimora dovunque la trovasse. Cammin facendo era giunto sulle montagne di Efraim, alla casa di Mica. 9 Mica gli domandò: «Da dove vieni?». Gli rispose: «Sono un levita di Betlemme di Giuda e vado a cercare una dimora dove la troverò». 10 Mica gli disse: «Rimani con me e sii per me padre e sacerdote; ti darò dieci sicli d’argento all’anno, un corredo e vitto». Il levita entrò. 11 Il levita dunque acconsentì a stare con quell’uomo, che trattò il giovane come un figlio. 12 Mica diede l’investitura al levita; il giovane gli fece da sacerdote e si stabilì in casa di lui. 13 Mica disse: «Ora so che il Signore mi farà del bene, perché ho ottenuto questo levita come mio sacerdote».

1 Sam 16,1-13 Samuele unge Davide
1 E il Signore disse a Samuele: «Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l’ho rigettato perché non regni su Israele? Riempi di olio il tuo corno e parti. Ti ordino di andare da Iesse il Betlemmita, perché tra i suoi figli mi sono scelto un re». 2 Samuele rispose: «Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà». Il Signore soggiunse: «Prenderai con te una giovenca e dirai: Sono venuto per sacrificare al Signore. 3 Inviterai quindi Iesse al sacrificio. Allora io ti indicherò quello che dovrai fare e tu ungerai colui che io ti dirò». 4 Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato e venne a Betlemme; gli anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero: «È di buon augurio la tua venuta?». 5 Rispose: «È di buon augurio. Sono venuto per sacrificare al Signore. Provvedete a purificarvi, poi venite con me al sacrificio». Fece purificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio. 6 Quando furono entrati, egli osservò Eliab e chiese: «È forse davanti al Signore il suo consacrato?». 7 Il Signore rispose a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né all’imponenza della sua statura. Io l’ho scartato, perché io non guardo ciò che guarda l’uomo. L’uomo guarda l’apparenza, il Signore guarda il cuore». 8 Iesse fece allora venire Abìnadab e lo presentò a Samuele, ma questi disse: «Nemmeno su costui cade la scelta del Signore». 9 Iesse fece passare Samma e quegli disse: «Nemmeno su costui cade la scelta del Signore». 10 Iesse presentò a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripetè a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». 11 Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo che ora sta a pascolare il gregge». Samuele ordinò a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». 12 Quegli mandò a chiamarlo e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e gentile di aspetto. Disse il Signore: «Alzati e ungilo: è lui!». 13 Samuele prese il corno dell’olio e lo consacrò con l’unzione in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore si posò su Davide da quel giorno in poi. Samuele poi si alzò e tornò a Rama.

2 Sam 23,13-17 occupazione dei Filistei
13 Tre dei Trenta scesero al tempo della mietitura e vennero da Davide nella caverna di Adullàm, mentre una schiera di Filistei era accampata nella valle dei Rèfaim. 14 Davide era allora nella fortezza e c’era un appostamento di Filistei a Betlemme. 15 Davide espresse un desiderio e disse: «Se qualcuno mi desse da bere l’acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!». 16 I tre prodi si aprirono un varco attraverso il campo filisteo, attinsero l’acqua dal pozzo di Betlemme, vicino alla porta, la presero e la presentarono a Davide; il quale però non ne volle bere, ma la sparse davanti al Signore, 17 dicendo: «Lungi da me, Signore, il fare tal cosa! È il sangue di questi uomini, che sono andati là a rischio della loro vita!». Non la volle bere. Questo fecero quei tre prodi.

1 Cr 2,9-17 paese d’origine di Davide
9 Figli che nacquero a Chezròn: Ieracmèl, Ram e Chelubài. 10 Ram generò Amminadàb; Amminadàb generò Nacsòn, capo dei figli di Giuda. 11 Nacsòn generò Salmà; Salmà generò Booz. 12 Booz generò Obed; Obed generò Iesse. 13 Iesse generò Eliàb il primogenito, Abinadàb, secondo, Simèa, terzo, 14 Netaneèl, quarto, Raddài, quinto, 15 Ozem, sesto, Davide, settimo. 16 Loro sorelle furono: Zeruià e Abigàil. Figli di Zeruià furono Abisài, Ioab e Asaèl: tre. 17 Abigàil partorì Amasà, il cui padre fu Ieter l’Ismaelita.

1 Cr 3,1-9 i figli di Davide
1 Questi sono i figli che nacquero a Davide in Ebron: il primogenito Amnòn, nato da Achinoàm di Izreèl; Daniele secondo, nato da Abigàil del Carmelo; 2 Assalonne terzo, figlio di Maaca figlia di Talmài, re di Ghesur; Adonia quarto, figlio di Agghìt; 3 Sefatìa quinto, nato da Abitàl; Itràm sesto, figlio della moglie Egla. 4 Sei gli nacquero in Ebron, ove egli regnò sette anni e sei mesi, mentre regnò trentatré anni in Gerusalemme. 5 I seguenti gli nacquero in Gerusalemme: Simèa, Sobàb, Natàn e Salomone, ossia quattro figli natigli da Betsabea, figlia di Ammièl; 6 inoltre Ibcàr, Elisàma, Elifèlet, 7 Noga, Nefeg, Iafia, 8 Elisamà, Eliadà ed Elifèlet, ossia nove figli. 9 Tutti costoro furono figli di Davide, senza contare i figli delle sue concubine. Tamàr era loro sorella.

2 Cr 11,1-12 attività di Roboamo
1 Roboamo, giunto in Gerusalemme, vi convocò le tribù di Giuda e di Beniamino, centottantamila guerrieri scelti, per combattere contro Israele allo scopo di riconquistare il regno a Roboamo. 2 Ma questa parola del Signore fu rivolta a Semaia: 3 «Annunzia a Roboamo figlio di Salomone, re di Giuda, e a tutti gli Israeliti che sono in Giuda e in Beniamino: 4 Dice il Signore: Non andate a combattere contro i vostri fratelli. Ognuno torni a casa, perché questa situazione è stata voluta da me». Ascoltarono le parole del Signore e rinunziarono a marciare contro Geroboamo.
5 Roboamo abitò in Gerusalemme. Egli trasformò in fortezze alcune città di Giuda. 6 Ricostruì Betlemme, Etam, Tekòa, 7 Bet-Zur, Soco, Adullam, 8 Gat, Maresa, Zif, 9 Adoràim, Lachis, Azeka, 10 Zorea, Aialon ed Ebron; queste fortezze erano in Giuda e in Beniamino. 11 Egli rafforzò queste fortezze, vi prepose comandanti e vi stabilì depositi di cibarie, di olio e di vino. 12 In ogni città depositò scudi e lance, rendendole fortissime.
Rimasero fedeli Giuda e Beniamino.

Mi 5,1-5 il Messia uscirà da Betlemme
1 E tu, Betlemme di Efrata
così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda,
da te mi uscirà colui
che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall’antichità,
dai giorni più remoti.
2 Perciò Dio li metterà in potere altrui
fino a quando colei che deve partorire partorirà;
e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele.
3 Egli starà là e pascerà con la forza del Signore,
con la maestà del nome del Signore suo Dio.
Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande
fino agli estremi confini della terra
4 e tale sarà la pace:
se Assur entrerà nella nostra terra
e metterà il piede sul nostro suolo,
noi schiereremo contro di lui
sette pastori e otto capi di uomini,
5 che governeranno la terra di Assur con la spada,
il paese di Nimròd con il suo stesso pugnale.
Ci libereranno da Assur,
se entrerà nella nostra terra
e metterà piede entro i nostri confini.

Mt 2,1-18 visita dei Magi e strage degli innocenti da parte di Erode
1 Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: 2 «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». 3 All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4 Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. 5 Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
6 E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo
che pascerà il mio popolo, Israele».
7 Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella 8 e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
9 Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10 Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. 11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12 Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
13 Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».
14 Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, 15 dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio.
16 Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. 17 Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:
18 Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande;
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata, perché non sono più.

Lc 2,1-7 nascita di Gesù a Betlemme
1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2 Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. 3 Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. 4 Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, 5 per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. 6 Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7 Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.

Gv 7,42 “il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme”
37 Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: «Chi ha sete venga a me e beva 38 chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno». 39 Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c’era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato.
40 All’udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Questi è davvero il profeta!». 41 Altri dicevano: «Questi è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? 42 Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?». 43 E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui.
44 Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso. 45 Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto?». 46 Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo!». 47 Ma i farisei replicarono loro: «Forse vi siete lasciati ingannare anche voi? 48 Forse gli ha creduto qualcuno fra i capi, o fra i farisei? 49 Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». 50 Disse allora Nicodèmo, uno di loro, che era venuto precedentemente da Gesù: 51 «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». 52 Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea».
53 E tornarono ciascuno a casa sua.